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La collocazione dei documenti cartografici

Occorre infatti sottolineare che la (abbondantissima) documentazione geo-cartografica relativa alla Toscana è oggi sparsa in molteplici enti di conservazione regionali e persino di altre città italiane e straniere, nonché in archivi familiari o di istituzioni e imprese ancora esistenti ma non sempre facilmente raggiungibili e consultabili. Spesso poi molti documenti (non solo stampe ma anche manoscritti) si trovano nelle mani di privati collezionisti anche non italiani. Questo stato di fatto costituisce oggettivamente un ostacolo per i ricercatori, ma anche una delle principali motivazioni del nostro progetto.

Migliaia di cartografie riferibili ai secoli XIV-XIX, specialmente amministrative (manoscritte, salvo poche eccezioni a stampa), sono depositate negli Archivi di Stato di Lucca, Firenze, Massa, Pisa, Livorno, Siena, Arezzo, Pistoia, Prato e Grosseto e nella Biblioteca dell'Istituto Geografico Militare di Firenze (Rombai, 2010a; 2010b), oltre che in numerose biblioteche e in archivi comunali e locali che non è possibile elencare (basta citare a Firenze: la Biblioteca Nazionale Centrale, la Riccardiana, la Moreniana e l'Osservatorio Ximeniano). Molti documenti che riguardano la regione sono poi conservati in pubblici archivi e biblioteche in altre regioni italiane e all'estero. In particolare, una grande quantità di mappe relative alla Toscana si trovano in Italia: a Roma (archivi di Stato e ministeriali, Istituto Storico e di Cultura dell'Arma del Genio), a Genova (Archivio di Stato, Istituto Idrografico della Marina) e anche a Modena, Bologna, Parma e Napoli (archivi di Stato). Per quanto riguarda gli stati esteri: in Spagna (Archivos de Estado di Madrid e Simancas), in Francia (Archives Nationales di Parigi, Service Historique de l'Armée de Terre e Service de la Marine di Vincennes; Bibliothèque Nationale), in Austria (Österreichischen Staatsarchiv e Kriegsarchiv di Vienna, oltre alla Hauptbibliothek), in Gran Bretagna (National Archives e National Marine Archives di Londra) e nella Repubblica Ceca (Rodinný Archiv, Toskánsckých Habsburků, a Praga).

La dispersione della documentazione, con le difficoltà che comporta, spiega il perché si disponga, attualmente, di un quadro di conoscenze relativamente limitato. Pur essendo numerosi gli studi riguardanti il territorio toscano nel suo complesso o singole sue parti, si conoscono soltanto (e solo in versione cartacea) pochi repertori sufficientemente completi di documenti cartografici relativi a singole aree, oppure ordinati per singoli archivi e fondi di conservazione: come l'Osservatorio Ximeniano di Firenze, la Miscellanea di Piante dell'Archivio di Stato di Firenze e le Piante dell'Ufficio Fiumi e Fossi dell'Archivio di Stato di Pisa.

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Il progetto Imago Tusciae

La dispersione dei documenti cartografici

Tipologia e contenuti dei documenti cartografici storici

L'applicazione Imago Tusciae: i dati tecnici e i contenuti scientifici